Omelia III Domenica di Quaresima

Il Vangelo di questa terza Domenica di Quaresima, dal contesto chiaramente pasquale, ci dice che sono le nostre relazioni il luogo privilegiato del vero rinnovamento della nostra vita.

La relazione tra noi e Dio: non dobbiamo fare della nostra fede un mercato; non è la legge dello scambio a regolare il nostro rapporto con Dio (io ti do… e tu mi fai). Non servono più pecore e buoi come sacrificio gradito a Dio, è Gesù stesso, l’Agnello immolato, che si offre per espiare i nostri peccati. Siamo salvati dalla sua grazia, non dai nostri meriti. Impariamo a riconoscere quanto sia presente l’amore di Dio nella nostra vita.

Le relazioni tra di noi (in famiglia, al lavoro, in Parrocchia…). Mentre la logica umana sostiene: se tu distruggi, io a mia volta non posso che colpirti; la logica sapiente di Gesù dice: se tu distruggi io faccio risorgere. Questo è Dio. Questo è il modello che regola la vita comune. Una logica di vendette e ripicche porta solo alla distruzione; perché non provare a far ri-nascere, a ri-alzare, a ri-cominciare, a ri-tessere, invece di distruggere?

La relazione tra Dio e noi. La logica della storia è semplice: se tu distruggi qualcosa di mio, morirai. La storia di Dio afferma: se tu agisci così sono io che muoio. Sacrifica se stesso per noi: come il chicco di grano che, caduto in terra, deve morire per portare molto frutto; come Gesù insegnerà ai suoi lavando loro i piedi; come contempleremo nel momento più alto del dono della sua vita sulla croce, prendendo su di sé il male per portarlo furi dal mondo, fuori dal cuore.

E’ questa la strada che ci conduce a “celebrare la Pasqua completamente rinnovati”!

donMassimo

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