Omelia I Domenica di Quaresima

Nella prima Domenica di Quaresima viene proclamato il Vangelo delle tentazioni di Gesù, che quest’anno ascoltiamo nella versione di Marco, decisamente più sintetica rispetto a Matteo e Luca, ma efficace nella narrazione dello scontro di Gesù con il demonio e la liberazione del mondo dal suo dominio.

Se il primo uomo nel giardino dell’Eden aveva perso lo scontro con il grande tentatore (Gen 3), tanto che il giardino stesso si era ridotto a un deserto, ora Gesù, l’uomo nuovo, vincendo la lotta ricrea le condizioni dell’armonia originaria: come allora, prima del peccato, l’uomo e “le bestie selvatiche”, convivono in pace: Marco annuncia così che è finalmente arrivato il tempo della nuova creazione; della pace messianica più volte annunciata dai profeti, perché Gesù è il Messia (Cristo) e figlio di Dio, per questo “gli angeli lo servivano”.
Lo spirito del male porta alla rottura delle buone relazioni (degli uomini tra loro, e con Dio), crea disarmonia; la venuta di Gesù (“il regno di Dio” è vicino, cioè si è avvicinato, è già qui!) annuncia che la presenza di Dio rigenera l’armonia perduta.

Nel nostro cammino quaresimale per “giungere completamente rinnovati a celebrare la Pasqua”, lasciamoci coinvolgere in questo combattimento contro lo spirito del male: ritessere buone relazioni, ricreare armonia, generare vita nuova.
don Massimo

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